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domenica 29 settembre 2019

IT (parte seconda) (2019) by Andrés Muschietti


IT (chapter 2) (2019)
di Andrés Muschietti

Jessica Chastain (Beverly Marsh)
James McAvoy (Bill Denbrough)
Bill Hader (Richie Tozier)
Isaiah Mustafa (Mike Hanlon)
Jay Ryan (Ben Hanscom)
James Ransone (Eddie Kaspbrak)
Andy Bean (Stanley Uris)
Bill Skarsgård (Pennywise)


C'è una scena in questa lunghissima seconda parte del riadattamento del sommo capolavoro di Stephen King che fa veramente paura: ogni personaggio del gruppo dei perdenti rivive singolarmente i propri incubi prima di rimettersi insieme e Beverly decide di visitare la sua vecchia dimora adesso abitata da una "vecchietta". È l'unica parte in cui il regista Muschietti lavora di campo lungo e quello che succede fa effettivamente venire i brividi.

Una trasposizione di IT dovrebbe partire da qui, da uno studio dell'immagine e da una visione e un'interpretazione della cultura americana, della sua struttura sociale, portandone alla luce le contraddizioni, che sono, quelle sì, terrorizzanti. Nella prima parte avevamo abbastanza giustificato la scelta di regista e produttori di trasportare l'azione dagli anni '50 agli anni '80, in modo da strizzare l'occhio al pubblico giovane odierno. I fan più accaniti del Maestro non hanno digerito, ma davanti ad una costruzione che regge dei rapporti tra i personaggi possiamo comunque soprassedere. La seconda parte si sbriciola letteralmente e dà il via libera a tutta la CGI possibile, le psicologie si appiattiscono, Pennywise diventa una figura quasi scenografica: non crediamo neanche un briciolo di secondo che possa far male.

E questo sì è davvero imperdonabile. Soprattutto perché ci si prende gioco (per i trend, i temi di attualità come l'omofobia, vedi la scena iniziale, gli incassi) di uno dei capolavori letterari massimi dello scenario americano. Stephen King comunque si presta ad un cameo e non sembra particolarmente a disagio: se pensiamo che nel 1980 attaccò duramente Kubrick per aver sconvolto cinematograficamente il suo Shining, fa abbastanza ridere.


VP