The Canyons (2013)
di Paul Schrader
Lindsay Lohan (Tara)
James Deen (Christian)
Nolan Gerard Funk (Ryan)
Amanda Brooks (Gina)
Tenille Houston (Cynthia)
Gus Van Sant (Dr. Campbell)
Jarod Einsohn (hoodie guy)
Danny Wylde (Reed)
Produttori che molestano, ragazzi in cerca di una parte, fidanzate che organizzano cene per presentazioni. È Los Angeles, l'ambiente è quello della Hollywood meno autorevole, delle produzioni di Serie Z, delle campagne di moda con corpi seminudi. Ovvero l'ambiente di Bret Easton Ellis, che per l'occasione scrive un nuovo Meno Di Zero con zero fratellanza e tanto potere femminile, tanto yoga, tanta analisi, tanto sesso, tanto sangue. Tanto porno: Paul Schrader, che in questi territori si era avvicinato ai tempi di Hardcore (1979) con risultati francamente migliori, sceglie un cast di personaggi a metà strada tra le stelle e il degrado morale. James Deen era l'attore porno più prestante e pagato prima che le accuse di molestie e violenze alle partner venissero fuori (un riflesso del film?), Lindsay Lohan non ha bisogno di presentazioni: dentro e fuori le galere, perennemente in rehab.
The Canyons è tutto ciò che ci si potrebbe aspettare dallo scrittore di American Psycho e dal regista di American Gigolo: il punto in comune c'è sempre quell'American, sempre quel mercato, quella carne umana fresca venduta al miglior offerente. Quel gioco di potere che porta alla morte, alla devastazione psichica, alle nottate in bianco di un mondo perennemente sotto botta.
Un film già consumato che comunque consuma gli occhi dello spettatore e la realtà drogata e anti-narrativa che presenta.
VP