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giovedì 22 gennaio 2015

Quaderni Russi (2011) by Igort



Quaderni Russi (2011)
di Igort
edizione Mondadori - Strade Blu - pag. 180
18 euro


Cosa avremmo saputo della Cecenia e del conflitto ormai ventennale nel Caucaso senza il lavoro di Anna Politkovskaja? Probabilmente saremmo stati ignari delle atrocità compiute dall'esercito russo in quel di Groznij, tra torture, soprusi a atti gratuiti.

Dopo i meravigliosi Quaderni Ucraini, per la sua trasferta in terra russa Igort dedica matita e anima al lavoro della giornalista di Novaja Gazeta, freddata da un killer nel 2006 sul pianerottolo del palazzo di Lesnaja Ulitsa dove viveva con la famiglia. Si reca personalmente sul luogo del delitto e ripercorre le gesta di Anna fino ad addentrarsi nella natura sporca e corrotta della questione cecena, territorio che tuttavia l'autore non ha visitato di persona. Egli si attiene alle narrazioni della giornalista di cui mostra le violenze (incluso l'atto di terrore al teatro Dubrovka di Mosca) senza affondare nella profondità dell'esperienza intima e personale.

Rispetto al precedente sull'Ucraina, Quaderni Russi non possiede la forza dello sguardo sulla realtà. Non c'è la Storia, non si respira la difficoltà del vivere, bensì la difficoltà del sopravvivere che è un punto cardine di ogni vicenda bellica. Il sangue, i metodi di tortura, il lavaggio del cervello operato sui giovani soldati che agiscono inumanamente sulla popolazione locale, catapultano il lettore nell'inferno in cui il tempo si è fermato in una dimensione di dolore. La poesia è sovrastata dall'abominio, la voce politica e accusatoria verso il governo russo viene fuori.

In questo caso il lavoro di Igort risulta grossolano. Accusa, colpisce l'obiettivo, impressiona senza coinvolgere. E prende una posizione netta e drastica, senza sfumature, nel tentativo di sacralizzare il più possibile la figura della giornalista.


VP