Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

giovedì 22 gennaio 2015

Berlin - Cronache Di una Città Divisa (2013) by Susanne Buddenberg & Thomas Henseler

Questa graphic novel non è ancora stata pubblicata in Italia. L'ho presa al negozio di souvenir di una vecchia prigione (oggi museo) della ex Berlino Est. In patria gli autori sono famosi abbastanza da permettervi di esaudire la vostra curiosità e toccare con mano i loro lavori da qualsiasi angolo della Germania cui vi troviate.

Ho deciso di recensirla in quanto mi sto recentemente interessando al genere (come ben avrete notato con i lavori del canadese Guy Delisle), per spiegare, con un esempio eclatante, come a mio avviso una graphic novel NON dovrebbe essere fatta.

Buona lettura.





Berlin - Geteilte Stadt Zeitgeschichten (2013)
di Susanne Buddenberg & Thomas Henseler
edizione Avant-Verlag - pag. 97
14.95 euro


La dittatura è una cosa brutta, molto brutta. Soprattutto se al di là di un muro c'è la libertà, pur con tutte le sue contraddizioni e sofferenze. Per 28 anni Berlino è stato un luogo sospeso tra la diffidenza di due mondi che si guardavano minacciosamente. Ad andarci di mezzo sono stati gli abitanti, divisi, spiazzati, uccisi da una barriera eretta nel 1961 che ha cambiato le vite di tutti: dalle amicizie, agli affetti, ai posti di lavoro non più raggiungibili. Tanti cercarono di scappare dal Comunismo e da quel perimetro che rese la parte occidentale della città un'enclave circondata da un territorio rosso tenuto in ostaggio dalle promesse d'uguaglianza. E tante sono le storie che ancora oggi ci sorprendono in merito alle fughe, ai rapporti, agli incontri clandestini e non, al controllo della Stasi sugli abitanti, alle linee di superficie e di metropolitane completamente separate.

Incredibile che fino a 30 anni fa fosse tutto così, oggi che con un low cost si raggiungono le mete del Socialismo d'una volta senza visti, permessi speciali o frontiere impossibili. Tanta gente c'ha perso la vita per ciò che il corso degli eventi c'ha reso scontato: proprio per questo, per raccontare le storie vere di chi ha sofferto e combattuto, la Federal Foundation For the Reappraisal Of the SED Dictatorship (Bundesstiftung Zur Aufarbeitung Der SED-Diktatur) ha supportato questa graphic novel firmata Susanne Budderberg & Thomas Henseler.

Cinque vicende intervallate da informazioni su come fossero le cose al tempo, che ci arrivano secche e pungenti con la sola forza della loro drammaticità. Bastava raffigurarle così come fossero, senza il bisogno d'altro che non fosse il destino dei singoli personaggi, ingabbiato dallo scorrere degli eventi e dal potere invisibile e crudele della politica.

Gli autori, invece, attenendosi strettamente al loro scopo educativo, nel senso più scolastico del termine, schiacciano forte il pedale della tragedia lasciando ben poco all'immaginazione e al pathos del non detto. Ogni emozione, ogni ingiustizia viene accompagnata dalla voce didascalica dei personaggi e del narratore. Il risultato è irritante, perché il disegno è bello (pur con qualche inserto fotografico che in una graphic novel dovrebbe del tutto lasciar spazio alla matita) e le curiosità svelate sono davvero tante. La necessità di informare e di commuovere a tutti i costi spegne l'eco della Storia e lo strazio dell'ingiustizia. Manca del tutto la sensibilità nel tratto dei personaggi.

Come se tutto ciò che è accaduto non bastasse ad evidenziare la gravità di una lacerazione che dopo decenni non ha smesso di dolere.


VP