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venerdì 23 agosto 2019

La Rivincita Delle Sfigate (2019) by Olivia Wilde


Booksmart (2019)
di Olivia Wilde

Kaitlyn Dever (Amy)
Beanie Feldstein (Molly)
Jessica Williams (Miss Fine)
Jason Sudeikis (Principal Brown)
Lisa Kudrow (Charmaine)
Will Forte (Doug)
Victoria Ruesga (Ryan)
Mason Gooding (Nick)


Amy e Molly non sono due sfigate come riporta il tristissimo titolo della distribuzione italiana. In realtà sono due losangeline "triple A" ovvero due secchione che si sono spaccate la schiena sui libri sognando un futuro in Africa come volontarie (in Botswana) e si ritrovano la notte prima della maturità a recuperare tutta la vita persa: feste, casini, scippi, carcere, sesso, droga e rock&roll. L'una è a dir poco in carne e sogna il principe azzurro che però se la fa con tutte quelle accondiscendenti con la propria scemenza ostentata, l'altra è una smilza nerd lesbica.

Cosa succederà è abbastanza preventivabile, in questa teen comedy diretta dalla bella trentaquattrenne Olivia Wilde (l'attrice del reboot di Tron) che dopo un paio di short debutta alla regia con un film simpatico che cerca in ogni modo una fidelizzazione con lo stesso pubblico americano, aggiornato ai tempi (e alle sensibilità, temi LGBT su tutto) odierni, di quello che negli anni '70 si legava ad American Graffiti e Animal House, per poi passare tutti gli anni '80 con la Troma Production, Gremlins, Goblins e The Breakfast Club fino agli anni '90 di American Pie, Mean Girls et similia.

Solitamente questo tipo di film si giudica in base al senso di nostalgia e al sentimento esistenziale: per le vite dei ragazzi di American Graffiti, portati su schermo di George Lucas prima di Star Wars (1973), dal day after niente sarà più lo stesso: si cresce e si diventa adulti. Ed è un mood che rimane a distanza di decenni e che caratterizza la forza generazionale di quel film.

Booksmart (questo il titolo originale!) non va molto oltre il parossismo e di fatto si attesta a mo' di boutade giovanile, lanciando la carriera non solo della regista ma anche delle due new entry del firmamento hollywoodiano, di cui si parlerà marginalmente. Simpatico, niente di lontanamente epocale o di autorialmente rilevante. Anche Gregg Araki, Larry Clarke o Harmony Korine sono altra galassia.


VP