Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

venerdì 5 aprile 2019

Border - Creature Di Confine (2018) by Ali Abbasi


Gräns (2018)
di Ali Abbasi

Eva Melander (Tina)
Eero Milonoff (Vore)
Jörgen Thorsson (Roland)
Ann Petrén (Agneta)
Sten Ljunggren (Tinas pappa)
Kjell Wilhelmsen (Daniel)
Rakel Wärmländer (Therese)
Andreas Kundler (Robert)


Due guardie di frontiera (una "donna" e un uomo) in un porto vicino ad un bosco, gente che va e viene tra chi porta bottiglie di alcol senza averne l'età per la detenzione e uomini in giacca che trasportano, ben nascosto, del materiale da incubo. La donna in uniforme ha un dono speciale: annusa e riconosce le paure degli umani, pensa di avere dei difetti genetici che le hanno deformato il volto e di aver subito un incidente da piccola, di cui le racconta spesso un padre ormai ospite di una casa di cura ma che non ricorda affatto. La verità viene a galla quando la frontiera viene superata da un sinistro e maleducato mangiatore di salmone e vermi, anche lui dal volto deforme, che dietro un ghigno perennemente mefistofelico cela dei segreti che riguardano anche lei e la natura della sua specie.

Secondo film di un interessantissimo iraniano trapiantato in Svezia: un ibrido culturale che mescola una curiosità innata sulla natura umana tipica dell'oriente con la tradizione nordica più totale, fatta di creature e spiriti che abitano i boschi incantati. Scritto da John Ajvide Lindqvist (lo Stephen King svedese) è un thriller soprannaturale che sorprende per l'affiatamento del cast, l'aderenza sentita ad una spiritualità collettiva tipica di quelle terre e per la forza dionisiaca del racconto e delle mutazioni dei personaggi. Una fiaba horror che è anche un giallo metropolitano, che riflette la natura antropologica di un paese che si sposa alla perfezione con lo sguardo sincero e rispettoso, devoto verso lo spirituale e il paranormale, di un nativo dell'Iran. Che gira benissimo, con grande senso del racconto e del ritmo, senza cadere nelle facili macchiette anche quando si tratta di personaggi secondari come il pigro coinquilino, addestratore di cani da combattimento, della protagonista.

Un'opera magnifica, che conferma la qualità della produzione di un paese (la Svezia) che da qualche anno si sta rilanciando nel panorama del grandissimo cinema.


VP