The Witch: a New England Folktale (2015)
di Robert Eggers
Anya Taylor-Joy (Thomasin)
Ralph Ineson (William)
Kate Dickie (Katherine)
Harvey Scrimshaw (Caleb)
Ellie Grainger (Mercy)
Lucas Dawson (Jonas)
Julian Richings (Governor)
Bathsheba Garnett (The Witch)
Mentre in Europa la Chiesa faceva la Controriforma (Seicento), nel Nuovo Mondo, ovvero nel New England, una famiglia di padre, madre e quattro figli (tra cui un neonato) sono costretti a lasciare una colonia per la propria interpretazione della Cristianità. Ripartire da zero, lontani dalla civiltà, con capre ed altri animali, vicino al corso di un fiume e una selva oscura davanti. Dalla foresta ancora inesplorata arrivano segnali inquietanti che minano i già fragili rapporti del branco: l'adolescente bionda viene trattata a pesci in faccia da tutti, il bambino più grande è destinato a seguire le orme del padre saggio e impavido, i due bambini più piccoli sono capricciosi e sembrano parlare ad un montone e il neonato viene rapito. Da chi? Dalla strega che abita la foresta?
Folklore popolare americano, con gli inglesi che diventano pian piano yankee pur ricordando con nostalgia le grandi vetrate delle terre d'Albione, costringono gli indiani a convivere nelle colonie e dettano legge, anche nelle credenze; vorrebbero addomesticare anche la Natura ma ovviamente è una battaglia che costa vite, anche le più giovani. Film romantico, impestato di un orrore visto, raccontato e percepito, immerso in dimensione bucolica incontaminata che solletica i nervi sedotti dal timbro gotico del racconto. È proprio un folktale, come dice il titolo originale, parabola di un'umanità contraddittoria che si sfalda davanti le leggi oscure della magia e dell'empirismo.
Un film d'autore leggermente edulcorato per il piacere del pubblico o un horror commerciale di un regista che evidentemente conosce molto cinema d'arte europeo? Qualunque sia la risposta è il miglior complimento che si possa fare a un prodotto fatto e distribuito in questo modo. Chapeau!
VP