Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

sabato 27 agosto 2016

Suicide Squad (2016) by David Ayer


Suicide Squad (2016)
di David Ayer

Will Smith (Deadshot)
Jaime FitzSimons (Sergeant Ames Bravo 14)
Ike Barinholtz (Griggs)
Margot Robbie (Harley Quinn)
Christopher Dyson (Missing Hand Guard)
Viola Davis (Amanda Waller)
Ted Whittall (Admiral Olsen)
David Harbour (Dexter Tolliver)


Titoli di testa scoppiettanti e fumettosi come da tradizione Marvel, una lista di psicopatici che ricorda il primo Batman del '66. Non è un caso: a furia di produrre supereroi su supereroi si finisce per riabilitare anche gli antieroi. Gli antieroi che, in una Gotham che ha perso del tutto le sue vette gotiche di burtoniana memoria, sono stati incastrati proprio dal pipistrello, che però si leva subito dalle scatole. Non è lui il protagonista del nuovo spettacolo pirotecnico targato Marvel, bensì la fidanzata di un Joker giovanissimo e con un sorriso a 360 capsule d'argento. Il resto è composto da un messicano losangelino spargifuoco che ha ucciso la famiglia, un killer nero dalle doti balistiche impressionanti, un anfibio umanoide e un ladruncolo killer australiano. Tutti in galera, tutti usati a fin di bene, almeno una volta. Uno spirito maligno scappa e minaccia il mondo.

Ma a parte la critica alla corruzione e alla falsità del potere (testimoniati da una nera in giacca) tutto è estremamente racchiuso nel più superficiale degli spettacoli. Che inizia con pannelli da videogioco per smartphone, prosegue con una psicologia dei personaggi stantia e stiracchiata (con una scrittura che simula una complessità nella cura dei caratteri e lascia voragini nello sviluppo della narrazione), finisce con un chiassoso epilogo dove i "bum" dei palazzi soppiantano l'intero equipaggio e ricoprono lo schermo di fiamme.

Roba di questo tipo può piacere ai bambini, ai pre-adolescenti, ai maniaci dei fumetti che andrebbero, per l'appunto, a vedere solo le produzioni di casa Marvel. Sicuramente non piace a chi ama il cinema, che fino a 20 anni fa ci regalava dei Batman, dei Robocop, dei Terminator, degli Spiderman all'altezza della Settima Arte.

Fracasso rivestito di marketing e di marchi col copyright. Will Smith, Jared Leto e la bella Margot Robbie possono mai essere abbastanza? Con un seguito in arrivo, ahimè.


VP