Lights Out (2016)
di David F. Sandberg
Teresa Palmer (Rebecca)
Gabriel Bateman (Martin)
Alexander DiPersia (Bret)
Billy Burke (Paul)
Maria Bello (Sophie)
Alicia Vela-Bailey (Diana)
Andi Osho (Emma)
Rolando Boyce (Officer Brian Andrews)
In principio c'è un corto di 2 minuti, che è piaciuto ai produttori tanto da ricavarne un canovaccio per il primo lungometraggio di tale David F. Sandberg, nuova promessa dell'horror del paese che premia l'intraprendenza e la bravura tecnica. Peccato che un cortometraggio ha un respiro narrativo di per sé, per l'appunto, corto. Quasi tutti i prodotti amatoriali di successo, quando salgono di grado dopo aver sedotto con le loro idee l'industria del Cinema, perdono immediatamente mordente e questo caso non contraddice la regola.
In realtà Lights Out è anche un prodotto dignitoso, girato abbastanza bene e recitato correttamente da un cast di giovani attori su cui spicca la modella Teresa Palmer: bella, forte e protettiva. Un ritratto di giovane donna moderna e alternativa (tatuatrice scappata di casa) niente male, che si scontra con quello mentalmente più debole della madre.
C'è una maturità non raggiunta del tutto, fantasmi di un passato giovanile ancora vivi nella memoria e nel quotidiano. In realtà tutte cose riprese da Babadook, il film di Jennifer Kent che davvero aggiornò il genere un paio di anni fa. Ed effettivamente Lights Out mette insieme l'idea estetica dell'omonimo cortometraggio (il fantasma visibile solo a luce spenta) e gli spunti drammatici del copione del capolavoro australiano.
Un miscuglio shakerato, di cui ciò che resta davvero è soprattutto la bellezza della protagonista. Accontentiamoci.
VP