Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

martedì 12 luglio 2016

Una Moglie (1974) by John Cassavetes


A Woman Under the Influence (1974)
di John Cassavetes

Peter Falk (Nick Longhetti)
Gena Rowlands (Mabel Longhetti)
Fred Draper (George Mortensen)
Lady Rowlands (Martha Mortensen)
Katherine Cassavetes (Margaret Longhetti)
Matthew Labyorteaux (Angelo Longhetti)
Matthew Cassel (Tony Longhetti)
Christina Grisanti (Maria Longhetti)


Una moglie si occupa della casa e aspetta il marito operaio. Una moglie alza il telefono e rassicura il marito italoamericano che ancora per un po' non tornerà a casa. Una moglie inizia a fare smorfie, a sentire la solitudine e una volta che il marito invita tutti i colleghi tira fuori la propria teatralità. Ci sono bambini da accudire, festicciole da organizzare con il Lago Dei Cigni come colonna sonora e le preoccupazioni del marito, che si sovrappongono al machismo insito delle origini italiche, la riservatezza in una comunità comunque da avere vicino ad ogni evenienza, il ricovero coatto. Una moglie è una moglie, anche quando è sotto un'influenza (che in realtà nel titolo originale si riferisce all'alcol).

Film minimale del regista di origini greche new wave di Hollywood, che ad una ricca e costante carriera di attore ha accompagnato una filmografia autoriale che da Shadows (1959) ha seguito le lezioni di Bazin, Trauffaut, Rivette e gli altri della cricca (e delle altre cricche su e giù per il mondo) negli anni '60 della grande crisi delle major. C'è tanta Europa nel suo stile, nella sua macchina a mano, nel suo filmare interni spesso con luci al naturale e con pretese di realismo romanzato non sempre portate a buon fine.

Grande prova attoriale da Peter Falk all'ultimo dei parenti, passando per i bambini. Il film ha un timbro forte, offre ritratti che rimangono nella memoria, forse eccede troppo in un lirismo naïf quando la follia di Gena Rowlands perde aderenza con l'ironia e si scopre dinanzi all'eclatante.

Forse sopravvalutato, come l'autore in sé.


VP