Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

lunedì 20 giugno 2016

Il Sole (2005) by Aleksandr Sokurov


Solntse (2005)
di Aleksandr Sokurov

Issei Ogata (Emperor Shouwa-Tennou Hirohito)
Robert Dawson (General Douglas MacArthur)
Kaori Momoi (Empress Kojun)
Shirô Sano (the chamberlain)
Shinmei Tsuji (old servant)
Taijirô Tamura (scientist)
Georgiy Pitskhelauri (McArthur's warrant officer)
Hiroya Morita (Suzuki, Prime Minister)


C'è un pesce nell'acquario dell'immediato post Secondo Conflitto Mondiale ed è l'Imperatore giapponese Hirohito. Il suo paese ha perso alleandosi con Hitler, gli americani coi carri armati si fanno strada tra le macerie verso la residenza imperiale, dov'egli è servito e riverito e può ancora permettersi di studiare piante ed altre specie (la sua grande passione). I corridoi sotterranei lo proteggono dal caos esterno ma è solo questione di ore: il Generale Douglas MacArthur, uno di quelli per cui comprare le cose è più facile e meno dispendioso che produrle, si paleserà coi suoi soldati (che lo irrideranno per una somiglianza con Charlie Chaplin) e lo obbligherà a rinunciare alla sua Natura Divina per un nuovo corso del Giappone. Molti sudditi faranno harakiri.

Terza parte della trilogia sui dittatori del XX secolo, iniziata con Moloch (Hitler) e seguita da Taurus (Lenin): dei tre è il migliore, il più delicato, il più ricco di iconografie e reperti dell'epoca (le foto delle dive di Hollywood), il più ironico pur restituendo la dignità di un grande uomo del XX secolo, divenuto Uomo da Divinità qual era per il suo popolo, una lezione di sacrificio e stile anche davanti la catastrofe. Si permette colpi bassi come una discesa digitalizzata del pesce gatto (che si protegge dai predatori discendendo il fondale marino) associata ai raid americani, bolle d'acqua come nubi e fumi dei bombardieri, delizia l'occhio con sequenze magistrali (la foto, la trattativa) e la tenerezza di un regista che non ha mai nascosto il suo amore per la cultura nipponica.

Perché l'amore, la dignità e la cultura abbattono le barriere, anche con un buffo alleato nazista.


VP