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mercoledì 11 maggio 2016

Il Sapore Della Ciliegia (1997) by Abbas Kiarostami


Ta'm e guilass (1997)
di Abbas Kiarostami

Homayoun Ershadi (Mr. Badii)
Abdolrahman Bagheri (Mr. Bagheri)
Afshin Khorshid Bakhtiari (soldier)
Safar Ali Moradi (the soldier)
Mir Hossein Noori (the seminarian)
Ahmad Ansari


L'interno di una macchina come un carrello orizzontale: inquadra il protagonista ansioso e concentrato al volante e oltre il finestrino i volti, le strade, i paesaggi di un Iran rurale. Quello che l'uomo alla guida percorre alla ricerca di un seppellitore, uno che gli getti la terra addosso l'indomani, una volta che anche i sonniferi abbiano fatto il loro. Non lo trova in uno di quei soldati che corrono solitamente cantando tutti insieme, un timido del Kurdistan lontano. Non lo trova in uno studente afgano che pur avrebbe bisogno della cifra in soldi messa sul piatto (circa sei stipendi di un operaio che lavora la sabbia in quella regione). Forse lo trova in un vecchio impiegato del museo di scienze naturali che però sembra condurlo a sua volta sulla via della salvezza, della speranza, del gusto della vita. La notte incombe e anche la pioggia: che vada in un modo o nell'altro, l'attore uscirà dal suo personaggio.

Uno dei film più importanti degli ultimi decenni: riflessione sulla vita e sulla morte come percorso interiore dove esistono la vicinanza delle proprie intenzioni e la distanza degli ambienti esterni: è basato su un'alternanza di piani, tra l'interno della macchina e la visione lontana della stessa mentre le parole dei personaggi conducono lo spettatore verso la condivisione di una solitudine e di un'intimità mai del tutto rivelata ma sentita. Un viaggio che parte come conclusivo per poi rivelarsi iniziatico, ambientato in una natura arida lavorata dalle ruspe che porta, col suo piatto di colori dal giallo all'azzurro, ad una fertilità capace di rigenerare l'Uomo.

Ha momenti di Cinema enormi: il gioco di ombre col protagonista immerso nella polvere, il diluvio notturno con lo spettatore lasciato in balìa anche del buio. È anche un'opera metafilmica, in cui il finale scopre le carte della finzione aprendosi a un ventaglio ricchissimo d'interpretazioni che vanno dalla semiotica al più alto grado filosofico.

Pittorico come gran parte dei lavori dell'autore, impressionista. Indimenticabile.


VP