Mustang (2015)
di Deniz Gamze Ergüven
Günes Sensoy (Lale)
Doga Zeynep Doguslu (Nur)
Tugba Sunguroglu (Selma)
Elit Iscan (Ece)
Ilayda Akdogan (Sonay)
Nihal G. Koldas (the grandmother)
Ayberk Pekcan (Erol)
Bahar Kerimoglu (Dilek)
Infanzie segregate nel conservatorismo sunnita della Turchia provinciale. Un gruppo di sorelle orfane se la devono vedere coi nonni che in TV seguono i documentari sulle femministe che "rifiutano la maternità". Giocano, scherzano a gambe scoperte, si fanno dispetti: le corteggiano i ragazzi di Trebisonda e con loro scappano continuamente dalla gabbia, assaporano il divertimento avventuroso quando la squadra di Calcio del posto (il Trabzonspor) subisce la squalifica dello stadio e sopperisce alla mancanza di tifo "normale" aprendo i cancelli alle donne. Ma le nozze per diventare buone musulmane sono in agguato: la risposta è nella barricata e la fuga. A Instanbul una nuova vita è possibile, soprattutto se si vanno a trovare cattiva maestre.
Commedia drammatica di resistenza individuale alle pressioni sociali: un Giardino Delle Vergini Suicide senza suicidio ma con la lotta, scritto e girato da una trentenne di Ankara e naturalizzata francese qui al suo primo lungometraggio. Il tono del racconto vira più volte sull'ironia, lasciando campo libero alle personalità femminili che si prendono letteralmente il film: dalla nonna castigata alla luminosità delle protagoniste, vere bandiere della forza spirituale dell'emancipazione.
Ad ogni modo è un film molto furbo, tendenzialmente ruffiano, fa di tutto per accaparrarsi le simpatie di un grande pubblico ricollegandosi più ad un Cinema francese a metà strada tra il commerciale e l'impegnato rispetto a congiungersi alla rigorosa tradizione del film d'autore mediorientale.
VP