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domenica 10 aprile 2016

Agente Lemmy Caution, Missione Alphaville (1965) by Jean-Luc Gordard


Alphaville, une Étrange Aventure De Lemmy Caution (1965)
di Jean-Luc Gordard

Eddie Constantine (Lemmy Caution)
Anna Karina (Natacha Von Braun)
Akim Tamiroff (Henri Dickson)
Valérie Boisgel (2nd Seductress Third Class)
Jean-Louis Comolli (Prof. Jeckell)
Jean-Pierre Léaud (Breakfast Waiter)
László Szabó (Chief Engineer)
Howard Vernon (Prof. Leonard Nosferatu)


Viaggio e fuga, o per meglio dire missione e fuga, dall'inferno distopico dove i sentimenti umani sono banditi perché illogici. Un agente dei servizi segreti sabota il sistema di una galassia pseudo-comunista abitata dall'uomo macchina e porta con sé una replicante che si salva pronunciando frasi d'amore.

Così il regista cardine della Nouvelle Vague, dopo aver aggiornato l'estetica dei noir posizionandosi all'avanguardia delle avanguardie, si cimenta con la Fantascienza anticipando i temi del Cinema che verrà (HAL 9000 apparirà sugli schermi tre anni dopo di Alpha 60 che governa Alphaville, così come Blade Runner arriverà negli anni '80 con la sua fuga in macchina finale, nella versione imposta dalla produzione, assai simile a quella della stessa Alphaville): il trionfo delle idee in barba ai soldi, la differenza tra il cinema povero dell'artigianato intellettuale francese e quello magniloquentemente povero dell'industria americana.

La metropoli di una galassia orwelliana (altro mondo) è in realtà la periferia di Parigi con la sua funzionale architettura socialista. L'angoscia è resa dall'orrore esistenziale degli emarginati e di un'umanità al riparo dalle sofferenze emarginando a sua volta se stessa.

A posteriori, al netto della sua innegabile importanza, non è un grandissimo film: attinge dalla più gloriosa letteratura Sci-Fi (non solo Orwell ma anche Philip K. Dick e Asimov) per adagiarsi in modo talvolta autoreferenziale sul suo stile minimale, straniante, dominato da una recitazione volontariamente sottotono.

Comunque ha fatto scuola.


VP