Wake In Fright (1971)
di Ted Kotcheff
Donald Pleasence (Doc Tydon)
Gary Bond (John Grant)
Chips Rafferty (Jock Crawford)
Sylvia Kay (Janette Hynes)
Jack Thompson (Dick)
Peter Whittle (Joe)
Al Thomas (Tim Hynes)
John Meillon (Charlie)
Un maestro saluta i suoi alunni, chiude le porte della sua aula, chiude col suo mondo: c'è un viaggio, un lungo viaggio da intraprendere. Deve raggiungere la fidanzata passando per il deserto, ma prima di rilassarsi in buona compagnia c'è una stazione dei treni, una stazione di cambio, in mezzo alla natura, una piccola località fatta di cowboy, sceriffi e dropout. Un posto che ti stringe a sé come una morsa: niente acqua potabile, solo fiumi di birra che gonfia i ventri e annebbia le menti, poi le scommesse sul lancio delle monetine e infine la caccia al canguro. C'è di tutto nell'inospitale e con fatica ammaestrata Australia, un outback che sembra Marte e un fato che gioca in circolare con le vite dei reietti. Si torna sempre in trappola, sempre nella perdizione. I soldi non servono a nulla: solo il completo abbandono alla continua sbornia, finché il fisico non regge. La morte è l'unica via di fuga.
Psichedelica pellicola degli anni '70 che fece conoscere al mondo il futuro regista di First Blood (Rambo) e contribuì finalmente a creare una mitologia del cinema australiano, fino ad allora pressoché assente dalle mappe filmiche internazionali. Tutto è estremo, tutto è assonnato, una follia alcolica e viziosa che stordisce lo spettatore: mai prima d'ora la birra è stata elemento di una narrazione sgradevole e nauseante. È un incubo infuocato al cui centro c'è la denutrizione fisica e dell'anima: una denutrizione che coinvolge anche medici (che finiscono a vivere per scelta nelle baracche) e uomini di cultura.
Le scene della caccia al canguro sono vere e assolutamente eccezionali. Il continuo e involontario ritorno a Yabba (la località del film) verrà ripreso da John Carpenter ne Il Seme Della Follia.
Un paese che è insieme parte integrante e termine ultimo della civiltà bianca.
VP