Ecce Bombo (1978)
di Nanni Moretti
Nanni Moretti (Michele Apicella)
Lina Sastri (Olga)
Piero Galletti (Goffredo)
Susanna Javicoli (Silvia)
Cristina Manni (Cristina)
Carola Stagnaro (Flaminia)
Fabio Traversa (Mirko)
Paolo Zaccagnini (Vito)
Essere giovani negli anni '70, nell'Italia del malgoverno democristiano, dei Comunisti coi capelli lunghi, dei poeti contemporanei che riflettono sulla gastronomia, delle ragazze che fanno cose e vedono gente, delle storie d'amore problematiche, dei sentimenti inespressi, degli adulteri non consumati, delle televisioni private che ronzano nelle scuole, degli esami di maturità. Maturità che non rassicura: occhi sgranati, mani ai capelli, giochi di parole, prese in giro agli altri e a se stessi. Malinconia di una borghesia rossa che vive a Prati e non può che rimanere scossa dalla semplicità di uno straccivendolo sul Lungomare di Ostia, che urla spensierato e in pace col mondo.
Il film ha la frammentarietà sconclusionata delle vite dei personaggi che racconta. Quadretto (o insieme di quadretti) che naviga di propria volontà nel mare del vuoto pneumatico. Camera amatoriale, audio ai limiti dell'udibile, una luce irreale che sia di giorno che di notte trasporta in un quotidiano che s'innalza dalla superficie del reale per approdare nell'iper-realtà.
Ritratto onesto di una generazione ruffiana e assetata di un benessere sfuggente? Forse e la presenza di personaggi curiosi e dal futuro bramoso (Augusto Minzolini e Giampiero Mughini su tutti) caricano l'opera di significato testimoniante di un periodo del Novecento dove la fine degli identità comunitaria porterà l'Italia ad abbracciare il culto della persona e della vanità che uccide il popolo.
Si adatta perfettamente ad una visione disattenta sul web, spezzettata ed intubata per il divertimento degli spiriti più saccenti. D'altronde non è un film di Alberto Sordi.
VP
