Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

martedì 24 novembre 2015

Una Donna Sposata (1964) by Jean-Luc Godard


Une Femme Mariée (1964)
di Jean-Luc Godard

Bernard Noël (Robert)
Macha Méril (Charlotte)
Philippe Leroy (Pierre)
Christophe Bourseiller (Nicolas)
Roger Leenhardt (himself)
Margaret Le Van (girl in swimming pool)
Véronique Duval (girl in swimming pool)
Rita Maiden (Madame Celine)


Dettagli dei visi, dei corpi, sensi liberati e un grande problema: il matrimonio. Una donna ha marito e figlio ma se la fa con un attore: gioca di ruolo con entrambi, non riesce a fare a meno della sua natura fedifraga e aperta al piacere. C'è Parigi, ci sono le strade e gli occhi indiscreti: anche quelli del marito, che forse gioca anch'egli col ruolo del gatto. I letti, le stanze, i soggiorni in cui sollazzarsi e rincorrersi, per rincorrere la modernità e la fine della sacralità famigliare.

Tante inquadrature, veloci, dritte, sbieche, vuote e riempite da gambe nude e particolari erotici. Un senso della (non) storia, uno zoom che stringe sui volti che parlano e che non dà mai tregua: una messa in scena claustrofobica che accompagna la claustrofobia del tradimento e delle menzogne, degli squarci di libertà individuale conquistata di nascosto. Tanta moda, tanto glamour, tanto cool: lampi di pubblicità ante-litteram, dentro un contenitore di cinema d'autore francese d'avanguardia, con il pioniere dello stesso dietro la macchina da presa.

Un racconto psicologico che si plasma nello stacco di regia, nell'azione perennemente controtempo e nella bellezza giovane e fresca di tutti gli interpreti.

Ha fatto scuola, come tanti altri lavori di un autore che ha fatto comunque molto di meglio.


VP