Vivre Sa Vie (1962)
di Jean-Luc Godard
Anna Karina (Nana Kleinfrankenheim)
Sady Rebbot (Raoul)
André S. Labarthe (Paul)
Guylaine Schlumberger (Yvette)
Gérard Hoffman (le chef)
Monique Messine (Elisabeth)
Paul Pavel (journaliste)
Dimitri Dineff (Dimitri)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAVIY6zMr-QcCGIAYYS_kdCVop5LorZfhpt836vQLhBXmXrmxuxSn5YkvpZS3OnXG0fFsEgjTuMQPymatjPTi3hupyXOBanckhVl5vh3QVczKTV4VLFzYhforX5KR89ER8P8EKM8FAnw/s200/tre+stelle.jpg)
Un film (e una vita) in dodici dipinti ovvero pezzi destrutturati, montati con materiale di giornali e anche didascalie, della vita di Anna Karina, donna parigina che, tra un caffè con flipper e un lavoro pagato male in libreria, decide di prostituirsi e prendersi gioco di seduttori, clienti, pappone, un vecchio al bar che al posto di flirtare come tutti si mette invece a filosofeggiare su Kant e Hegel, per poi finire ella stessa pedina di scambio tra gangster e incontrare la morte in un carrellato scontro finale.
Gli Champs-Élysées sono presenti come il resto della capitale francese, con inquadrature rubacchiate qua e là tra spostamenti in macchina e fermi sequenza. Perché in qualche modo si dovrà pur fare film, soprattutto quando si ha voglia di giocare con i generi (noir, hard boiled) e tante idee: in fondo "se il cinema americano ha i soldi ma è a corto di idee, quello francese ha le idee ma è a corto di soldi". Così si viene a creare un'estetica povera, giovanile, accattivante, una nouvelle vague che poi si ripercuoterà nei campi della moda e dello stesso cinema indipendente nei decenni a venire.
Dell'ondata di cinema francese iniziato nel '59 (anno di Hiroshima Mon Amour) Godard è il più modaiolo in senso stretto: non rifiuta la sua voglia sfrenata di sedurre l'occhio dello spettatore e ostentare il fascino angelicamente metropolitano della compagna di allora Anna Karina. Della sua filmografia Vivre Sa Vie è tra i più plateali esempi di un gusto alternativo che, ostentando i suoi studiati, scarni e curatissimi dettagli, incontra il glamour.
È anche Cinema questo? Sì lo è, premettendo che è in altri lidi che si trovano le vette.
VP