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lunedì 14 settembre 2015

Il Paese Delle Spose Infelici (2011) by Pippo Mezzapesa


Il Paese Delle Spose Infelici (2011)
di Pippo Mezzapesa

Valentina Carnelutti
Antonio Gerardi (Vito)
Nicolas Orzella (Veleno)
Aylin Prandi (Annalisa)
Rolando Ravello (il padre di Veleno)
Nicola Rignanese
Teresa Saponangelo
Luca Schipani (Zazà)


Un carrello orizzontale scopre i volti di pre-adolescenti turbati e taciturni: guardano un altro ragazzo legato ad un albero a testa all'ingiù. Cose che accadono in Puglia, dove le industrie inquinano l'aria e le uniche forme di riscatto sociali ed economiche da un limbo soleggiato e immobile sono la droga, l'ambizione di andarsene, il calcio, con una Torino fredda e grigia come eldorado e la maglia a strisce della Juve che aspetta. Intanto però ci sono le partite di categoria e una sposa dagli occhi blu che si getta da una Chiesa. I ragazzi fraternizzano con lei, pensano dapprima che ella possa emulare una mitologica scena di un film con Ilona Staller, poi capiscono il dramma che si cela dietro la sua presenza seducente, evocativa, fuori dall'ordinario: il promesso sposo non c'è più e senza matrimonio il senso della vita cessa di essere.

In realtà il regista, divenuto celebre per il corto Come A Cassano (2006), ci spiega pochissimo di questo personaggio erotico, introspettivo e sfuggente. Un po' come lo stesso racconto di Mario Desiati che è alla base: un neorealismo magico che vive sul non detto e sui volti vissuti, con sguardi perennemente bassi, dei piccoli caratteri. Il film ha momenti felici (la masturbazione collettiva in casa davanti a un porno, sempre con carrello a scoprire i personaggi, la partita nel fango, la sovrapposizione nello spogliatoio della foto della sposa su quella della Madonna) e serve a dovere la bellezza aspra del territorio che rappresenta. Non tutto torna (storia, stile), partendo proprio dalla scrittura fino al progetto tutto.


VP