Kristy (2014)
di Oliver Blackburn
Haley Bennett (Justine)
Ashley Greene (Violet)
Lucas Till (Aaron)
Chris Coy (blue hoodie)
Mike Seal (black hoodie)
Lucius Falick (grey hoodie)
Erica Ash (Nicole)
James Ransone (Scott)
Secondo la voce femminile di un sitaccio probabilmente del deep web, Kristy è pura, innocente, bella, candida. Magari sarebbe anche ricca: visto che quando Justine si trova davanti una delle sue carnefici al negozio, dove sta prendendo una torta di zucche da condividere col suo unico protettore, quest'ultima, incappucciata e cosparsa di piercing in faccia, fa riferimento alla sua ignoranza delle sofferenze della vita.
Invece Justine non è Kristy, non è particolarmente pura (visto che un ragazzo ce l'ha), neanche così bella e sicuramente non la tipica girl next door americana: lava i piatti per pagarsi la retta del college e non ha neanche i soldi per raggiungere la famiglia per la sacra ricorrenza di Thanksgiving. Il fidanzato biondo e precisetto con velleità artistiche (lui sì next door) è costretto a lasciarla sola e così tutte le sue compagne. Justine finisce preda nel campus semi-deserto di una setta che uccide ragazze "innocenti" e uploada in tempo reale i video degli omicidi.
Tutto sommato che un gruppo di maniaci sbaglino la natura delle loro vittime non è neanche un'idea così malvagia; spinge il pedale del nichilismo e dell'insensatezza del male. Peccato che gli spaventi siano i più convenzionali possibili e non soddisfino neanche il palato dei "maniaci" (stavolta di horror). Situazioni telefonate, sonoro che talvolta risveglia lo spettatore dal torpore di scene viste e riviste da decadi, qualche buon movimento di macchina che supera muri e corridoi.
Può esser mai abbastanza?
VP