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lunedì 6 luglio 2015

La Merlettaia (1977) by Claude Goretta

Per la mia amica Livia (ma anche per molti addetti ai lavori) questo film è ancora oggi bellissimo, molto delicato e di grande suggestione per tema (l'amour fou) e la forma. Noi non la pensiamo allo stesso modo e non possiamo fare a meno di dedicarle la recensione sullo spazio del blog più esclusivo (quello dei film preferiti stroncati ovviamente).


La Dentellière (1977)
di Claude Goretta

Isabelle Huppert (Pomme)
Yves Beneyton (François)
Florence Giorgetti (Marylène)
Christian Baltauss (Gérard)
Sabine Azéma (Corinne)
France Valéry (France Valéry)
Joëlle Robin (Joëlle Robin)
Agnès Chåteau (Agnès Chåteau)


Lei è una ragazza riservata e non così impegnata, nel senso di poco colta, peraltro estremamente cosciente di esserlo con i suoi silenzi e le mezze risposte. Lui è un algido intellettualoide marxista, protagonista assoluto di gruppi di pensiero post '68 e che del non impegno della consorte chiederà il conto. Si conoscono in villeggiatura balneare, con lui che mangia gelati e lei che s'accompagna alla borghese datrice di lavoro. Poi si torna a Parigi, si convive, ci si lascia: il più debole soffrirà.

Prodotto autoriale decisamente naïf, lento esemplare di film della sua epoca che sa di carta da parati ingiallita. I personaggi sono opachi come in un dipinto senza storia (al contrario della The Lacemaker di Vermeer di cui il film vorrebbe essere una versione narrativa modernizzata), la storia d'amore colpisce più per la sua inverosimiglianza (senza spingere fino in fondo al metafisico) che per gli strascichi che lascia nelle coscienze.

Natiche della gradevole Isabelle Huppert mostrate con l'autocompiacimento classico di quel tempo anche nel rapporto con le censure. Forse allora era un film diverso.

Oggi è invecchiato male, molto male.


VP