De Jurk (1996)
di Alex van Warmerdam
Henri Garcin (Van Tilt)
Ingeborg Elzevier (Mw. van Tilt)
Khaldoun Elmecky (Cremer)
Frans Vorstman (Loohman)
Peter Blok (De Vos)
Jacob Derwig (Koerier)
Rudolf Lucieer (De Vet)
Maike Meijer (Eva)
Un illustratore tempestato di minacce di licenziamento si riscatta osservando un grottesco litigio tra indiani. Il motivo fantasia che ne trae diventa uno splendido vestito di stagione estiva per donne che, una volta fabbricato, si porta dietro una maledizione di sesso e sfortuna. Gli uomini ne sono attratti e turbati, le donne che lo vestono attraggono verso di sé situazioni imbarazzanti e anche la morte. Finché il disegno non diventa anche un quadro e anche lì la furia dell'ossessione non avrà fine.
Esempio leggero e brillante di cinematografia olandese, molto apprezzato e divulgato nei vari festival e uscito malissimo in Italia all'epoca. Oggi quasi sconosciuto. È un filo che intreccia tre diverse storie (e tre diverse donne) in una parabola sulla natura diabolica della materia e sulle conseguenze nefaste dei cattivi pensieri partoriti da estranei nelle vite altrui. Ha una struttura forte che ne esalta la suggestione, ci si innamora dei personaggi e dei casini in cui inceppano. La veste, bellissima, ha davvero una presenza mefistofelica esattamente in linea con le premesse.
Un film unico che amalgama con molto stile la grazia e il cinismo. Qualche distributore lo recuperi.
VP