di Alfredo Leonardi
Silvia Bignardi
Umberto Bignardi
Giorgio Breitschneider
Aldo D'Angelo
Anita Masini
Pippo Masini
Montaggio caleidoscopico di filmati di vita quotidiana dell'Italia anni '60 intervallati da ritagli fotografici, esibizioni, illustrazioni, luci scomposte, loghi aziendali (come quello della Mosfilm, la casa di produzione dell'Unione Sovietica), spezzoni audio di telegiornali nazionali associati a cose di diversa natura fino a formare un'unica materia straniante che strizza l'occhio alla controcultura, al Comunismo e all'anarchia.
Il film procede coi suoi ralenti e le sue accelerazioni improvvise a stupire lo spettatore. Il regista non si pone il minimo problema a prendere una macchina a mano e agitarla con violenza talvolta irritante in modo da restituire il movimento e il ritmo nervoso della vita e delle sue pulsioni. Esercizio di stile? Assolutamente sì, ma questo lungometraggio (uno dei primissimi di un regista dedito al documentario sociologico, socialista e militante, Lotta Di Classe Alla Fiat o Policlinico In Lotta o Quartieri Popolari Di Roma, tutti del '73), pur con tutti i tic del '68 e un anticonformismo un po' stantio, torna a incuriosire in questa epoca invece di immagini e suoni digitalmente sofisticati.
Un compendio dell'analogico e dell'audio in mono che deformano la realtà e ne restituiscono l'impressione, l'impressionismo e l'impressionabilità.
VP
