Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

giovedì 21 maggio 2015

La Morte Corre Sul Fiume (1955) by Charles Laughton


The Night Of the Hunter (1955)
di Charles Laughton

Robert Mitchum (Harry Powell)
Shelley Winters (Willa Harper)
Lillian Gish (Rachel Cooper)
James Gleason (Birdie Steptoe)
Evelyn Varden (Icey Spoon)
Peter Graves (Ben Harper)
Don Beddoe (Walt Spoon)
Billy Chapin (John Harper)


Un assassino seriale ha un rapporto intimo e diretto con Dio: detesta la volgarità dei tempi e per mettere le cose a posto sfoga l'hate, scritto sulle dita della mano sinistra, facendo strage di vedove per poi rubare loro i risparmi. Si giudica un Pastore e fa colpo anche sulla sempliciotta comunità della provincia americana in cui vive una giovane vedova coi suoi due pargoli, che sanno dove il padre, condannato all'impiccagione per furto, ha nascosto i soldi. Padre che ebbe proprio il Pastore come compagno di cella nel penitenziario; il lavaggio del cervello e i sensi di colpa saranno l'arma a favore dell'assassino. Ma dopo una fuga in barca dei bambini (e di un'inseparabile bambola di pezza), il Pastore se la dovrà vedere con una donna sola con le spalle forti, che salva ragazzi dalla strada, severa e affettuosa. L'America migliore.

Un film indimenticabile, lugubre, pessimista ma anche pieno di calore umano. Tratteggia la provincia americana come un pozzo senza fondo dove il pregiudizio si scontra con le buone intenzioni, in cui il giudizio esterno può essere un'arma per infliggere colpi brutali verso l'umanità più ingenua.

S'avvale di una sceneggiatura che catapulta immediatamente lo spettatore nella storia, vorticosamente disseminata di dissolvenze incrociate che sintetizzano con efficacia le posizioni di ogni personaggio. Gioca con le ombre e con il campo lungo, la musica diegetica (che vive anche nell'immaginazione dei caratteri) crea un'atmosfera maledetta, con un Robert Mitchum terrificante: pura lezione di espressionismo al servizio del noir americano.

Unico titolo (e che titolo) di un regista che non è un regista. È Charles Laughton, storico attore britannico, istituzione della Hollywood primordiale post-muto (da Piccadilly, 1928, a Spartacus di Kubrick, 1960). Lillian Gish, invece, 40 anni prima era la giovanissima ragazza importunata in Nascita Di una Nazione.

Un film per una vita. A volte può anche bastare per scalfire la Storia del Cinema.


VP