Da-reun na-ra-e-seo (2012)
di Sang-soo Hong
Isabelle Huppert (Anne)
Jun-Sang Yu (lifeguard)
Yu-mi Yeong (Wonju)
Yeo-jeong Yoon (Park Sook)
Moon Sung Keun (Munsoo)
Kwon Hye Hyo (Jongsoo)
So-ri Moon (Kumhee)
Kim Youngoak (Monk)
I debiti della vita crudele costringono una madre e una figlia a rifugiarsi nel limbo balneare di Mohang. La giovane, con molti interessi a Seoul, non ci sta e cerca di sfuggire alla realtà di provincia, che già le è stretta, rifugiandosi a sua volta nell'immaginazione di tre sceneggiature con protagoniste altrettante signore francesi in trasferta coreana interpretate dalla stessa attrice. Signore simili ma diverse: una regista amica di un collega, l'amante segreta di un regista famoso, la zitella ricca e depressa abbandonata dal marito per una coreana. Attorno a loro ci sono le stesse strade, lo stesso mare, gli stessi personaggi da incontrare, compreso un buffo bagnino curioso e invadente (tipico coreano attratto dalle straniere) che a modo suo risolverà tutti i problemi.
Un film in tre atti, tre commedie che hanno come denominatore comune il sogno, il desiderio, la leggerezza, la curiosità per un posto tranquillo e misterioso, solenne e seducente. Un luogo che con le sue acque calde, malgrado i brividi di freddo e la pioggia, e il suo faro introvabile regala al pubblico un canto di gioia per le debolezze umane. Un film di storie che procedono con sublime linearità, che si prestano dettagli e oggetti a vicenda, tra una bottiglia rotta di alcolico sulla sabbia e un ombrellino nascosto e poi ritrovato, per giocare con la magia del déjà vu e della ripetizione, che non è solo quella di una trama ma anche della vita.
Rincuorante come tutte le più belle storie di amori di fine estate.
VP