Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

giovedì 3 novembre 2016

Io, Daniel Blake (2016) by Ken Loach


I, Daniel Blake (2016)
di Ken Loach

Dave Johns (Daniel)
Hayley Squires (Katie)
Sharon Percy (Sheila)
Briana Shann (Daisy)
Dylan McKiernan (Dylan)
Natalie Ann Jamieson (employment support assessor)
Mark Burns (job seeker)
Stephen Clegg (job centre floor manager)


Una serie di domande e un'urgenza. Le domande non soddisfano, l'urgenza preme. Daniel Blake deve arrivare il prima possibile al cuore del problema (il suo), non ha tempo per le formalità burocratiche. Ma il mondo libero è impietoso e porta avanti i suoi schemi, le sue modalità che mal si adattano alle esigenze primarie della working class. Per un male cardiaco non si può più lavorare come da decenni a questa parte, ma quantomeno si può aiutare ed amare il prossimo proprio come se stessi. Il prossimo è una ragazza madre rifugiatasi al nord cordiale e operaio da quella Londra opulenta che marginalizza gli sconfitti, tutti coloro che non ce la fanno a star dietro ai cambiamenti repentini dei mercati e delle esistenze. Si sta in fila per una spesa operaia e si aprono confezioni di sugo in scatola per accompagnare un pianto incontrollato. L'operaio aiuta la madre in cerca di dare dignità al nuovo alloggio per sé e i bambini, il vicino di casa nero, rivenditore di pezzi di fabbriche cinesi a metà del prezzo (dunque sfruttando il dumping sociale), aiuta l'operaio con le carte online, lo Stato che si appoggia ai privati non aiuta chi non ce la fa. Il mercato offre dignità economica solo in cambio dell'umiliazione dell'Uomo e della vendita di se stessi.

Grande, grandissimo Ken Loach, al di là di come la si pensi politicamente e filosoficamente. Dipinge ancora una volta un'Inghilterra operaia e invisibile scagliandosi contro la mercificazione e l'indifferenza della società cosiddetta libera. In un universo così livido e spietato, le vittime del sistema sono raggi di sole che splendono per un'alternativa solidale e davvero accogliente. Sembra un film sull'Unione Sovietica e invece è ambientato proprio in una delle più grandi plutocrazie mondiali. Una spiegazione della Brexit? Ognuno ci può vedere qualcosa e in piena libertà: l'ideologia chiara, talvolta ostentata dell'europeo comunista (ed europeista con giuste riserve) Ken Loach non supera mai la straordinaria forza dei personaggi e del dramma che vivono quotidianamente. Si sorride, si lotta, si piange, si sopravvive, si muore.

Il film che ogni cittadino dovrebbe vedere. Quelli tendenti a Sinistra, poi, non hanno scusanti: nella parabola di Daniel Blake c'è il cuore di tutto.


VP