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martedì 2 agosto 2016

La Notte Del Giudizio (2013) by James DeMonaco


The Purge (2013)
di James DeMonaco

Ethan Hawke (James Sandin)
Lena Headey (Mary Sandin)
Max Burkholder (Charlie Sandin)
Adelaide Kane (Zoey Sandin)
Edwin Hodge (Bloody Stranger)
Rhys Wakefield (Polite Leader)
Tony Oller (Henry)
Arija Bareikis (Mrs. Grace Ferrin)


Strepitoso pitch per i produttori più golosi: nel prossimo futuro l'America tornerà a essere grande, la disoccupazione sarà ai minimi storici e la grande crisi solo un brutto ricordo. La ricetta: lasciare campo libero per 12 ore (dalle 19 alle 7 di mattina) a tutti i rancorosi, liberi di sfogare solo per quella notte i propri istinti criminali. Spesso è una guerra tra poveri, grazie alle cui morti l'America risorge anno dopo anno secondo le direttive dei Nuovi Fondatori, altre volte è una caccia al topo dei ricchi rampolli meglio equipaggiati verso i più deboli che servono come bersagli per il Grande Sfogo. La polizia non interverrà e neanche le ambulanze. E una famiglia WASP, che fino a pochi anni prima non poteva neanche permettersi un affitto, oggi sfoglia le riviste dei modelli più lussuosi di yacht grazie alla vendita di sistemi di sicurezza, business redditizio al pari delle armi. Ma cosa succede quando una figlia ama un ragazzo più grande non accettato dal padre e quando un figlio progressista e smanettone (con androide telecomandato che fa su e giù per la casa e un ripostiglio creato per nascondersi da tutti) ascolta le richieste di aiuto di uno degli ultimi, braccato da un gruppo di rampolli in maschera?

 Succede che ci sono tutti gli ingredienti per uno splendido b-movie come quelli di una volta, reso ancora più brillante dagli accadimenti in America (quella vera) negli ultimi anni: guerra tra neri poveri e bianchi benestanti e conservatori, polizia implacabile, una crisi economica e sociale che non si arresta. Sarà proprio legalizzare la violenza e gli omicidi per 12 ore la vera soluzione?

Fatto sta che questo thriller fantascientifico low budget (3 milioni di dollari di spesa) ha sbancato il botteghino (più di 60 milioni complessivi) intercettando le paure e le tensioni anticipandole di qualche anno come accadeva ai Carpenter o ai Cronenberg negli anni '70. L'ambientazione domiciliare risente del basso budget e la scrittura (soprattutto i dialoghi) non è sempre all'altezza del soggetto. Ma il successo al botteghino permette al regista di sbizzarrirsi nei sequel che ci saranno: d'altro canto c'è sempre un 21 marzo all'orizzonte e c'è tutto il tempo per immagazzinare l'odio e preparare le accette. Un brand in inevitabile espansione.


VP