di Denis Villeneuve
Emily Blunt (Kate Macer)
Benicio Del Toro (Alejandro)
Josh Brolin (Matt Graver)
Victor Graber (Dave Jennings)
Jon Bernthal (Ted)
Daniel Kaluuya (Reggie Wayne)
Jeffrey Donovan (Steve Forsing)
Raoul Max Trujillo (Rafael)
Traffici, operazioni segrete e code automobilistiche al problematico confine tra abbondanza (Stati Uniti) e povertà (Messico). Magniloquenti ville dei boss del narcotraffico, laboratori clandestini, centrali di polizia: la giovane e idealista agente dell'FBI porta con sé le certezze di una giustizia tutta stelle e strisce. Giustizia che si sgretola mano a mano che i rapporti tra autorità e crimine si rivelano in tutta la loro poca trasparenza. Ci vanno di mezzo bambini, famiglie e anche colleghi. Il mondo è violento e i valori scritti rimangono per l'appunto solo sulla carta.
Onesto prodotto che strizza l'occhio agli anni '70 di Friedkin e Sidney Lumet (ma anche a Traffic, 2000, di Soderbergh, l'opera più similare non solo per la presenza nel cast di Benicio Del Toro). Cinema d'azione che racconta un mondo sporco che infanga anche le coscienze più limpide sacrificando vite a ripetizione sull'altare degli affari. Il ritmo vorticoso e la totale sconfitta dei valori della protagonista sono punti forti di uno spettacolo che s'interroga sul presente e sul futuro della frontiera più contraddittoria del mondo e di chi è costretta a viverla sia dalla parte dei buoni (sempre sulla carta) che dei cattivi.
I soldi sono il motore di tutto: ma tra sparatorie ed esplosioni non c'è neanche l'ombra di un bigliettone verde. Pessimista.
VP
