Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

sabato 29 marzo 2014

Divergent (2014) by Neil Burger


Divergent (2014)
di Neil Burger

Shailene Woodley (Tris)
Theo James (Four)
Ashley Judd (Natalie)
Jai Courtney (Eric)
Ray Stevenson (Marcus)
Zoë Kravitz (Christina)
Miles Teller (Peter)
Kate Winslet (Jeanine)


La Chicago del prossimo futuro è una città postbellica e diroccata, isolata dal resto del mondo come la buia New York del '97 che conserviamo nel cuore. Purtroppo però non partono le note sintetiche di Carpenter, né seguiamo le gesta di un antieroe bendato e dalla lingua tagliente; invece ci ritroviamo ad un'iniziazione genetica a cui la povera Tris si sottopone per scoprire a quale classe sociale apparterrà e ovviamente la platea è gremita come quella di Hogwarts in una saga di ben altro spessore. E com'è facile intuire Tris finisce dalla parte sbagliata, da quella che l'allontana dalla famiglia, quella che pretende continue prove fisiche e mentali, tra competizioni, nonnismo tra ragazzi, ferree gerarchie e una storia d'amore che non ha neanche il patinato romanticismo di Twilight. Così ci ritroviamo in uno scantinato dove la classe di Tris si allena e si sfida, insomma Fight Club con i bagni condivisi e nessuna privacy, e con una classe dirigente fredda e spietata a cui contrapporre i sentimenti.

Qual è il senso di questo tipo di film? Per la produzione (meschina) minimizzare il rischio d'impresa facendo un collage di pezzi e dettagli di film del passato rielaborabili nel presente, per i giovani attori un trampolino di lancio per l'universo hollywoodiano più ambizioso, per le stelle appannate (una rugosa Ashley Judd e un'imbalsamata Kate Winslet, inedita cattiva) la possibilità di rilanciarsi con qualcosa che stacca i biglietti da giovani mani. Divergent è fatto proprio su misura dei teen, a partire dal romanzo di Veronica Roth diventato poi una trilogia (che non leggeremo): un polpettone sul senso d'appartenenza e sulla naturale competizione sociale che gronda educazione americana da tutte le parti. O forse è solo un modo perbene di fare soldi.

Se il cinema dev'essere questo...


VP