Quello che forse non sapete è che oltre al cambio di status mi sono arrivati una serie di messaggi nella lingua di Eliot, ma molto meno aristocratici, che definiscono la mia idea di "Amore" ridicola.
Allora, visto che il libero mondo mi permette di farlo, il mio nuovo post sarà incentrato sull'Amore.
Le foto che posterò riguarderanno vari momenti d'Amore che io ho passato con varie ragazze in diversi momenti della mia vita (escludendo le esperienze degli ultimi anni) che in comune hanno tutte una fastidiosa particolarità: le pressioni sociali alla base della fine di un rapporto. Non farò nomi o altro.
Ricordo a chi sta 6 ore indietro di cliccare in alto su "translate Italian" oppure per la vostra comodità vi posto direttamente il link di Google Translate.
Buona lettura ovunque vi troviate.
Esiste l'Amore Materno ed esiste il Romanticismo.


Non esiste Romantico che non abbia Dioniso a fargli da guida. Il dionisiaco è una cosa che ha a che fare con la rottura delle regole, delle convenzioni, con la liberazione delle pulsioni. È un movimento rivoluzionario e non a caso Romantica era la Francia della Rivoluzione Francese, di Robespierre, della ghigliottina. Romantica era la Russia raccontata da Tolstoj che cacciava a suon di cannonate lo Zar, Romantico è tutto ciò che sconvolge le regole e frana come una cascata d'energia vitale sugli ordini costituiti.
Romantico è l'Amore.
Quello che forse per le mamme è ridicolo, completamente inferiore al rispetto degli obblighi sociali che favoriscono la crescita di un figlio e, forse, lo sviluppo dell'umanità tutta. D'altronde uno degli istinti femminili non è quello di invaghirsi già in tenera età dell'uomo più ricercato, dell'uomo più vincente, dell'uomo più riconosciuto socialmente per la ricerca involontaria di un buon padre per un futuro figlio?

A ben pensare, allora, c'è da dire se l'Amore di cui parlo è ridicolo, ridicola e meno importante dei vostri figli e delle vostre tradizioni è l'intera storia della Letteratura da Omero a oggi, perché i poeti e i narratori più grandi proprio di questo hanno parlato. Anche quelli che scrivevano nella lingua che parlate, quella che vi ha reso grandi e vi ha dato un prestigio storico che non avete mai avuto.
Certo che, come gli intellettuali del tempo inventarono il "sadismo", Shakespeare nel suo ambientare storie a Verona o a Copenhagen quantomeno poteva arricchire la sua lingua con la differenziazione di "ti voglio bene" e "ti amo". In ballo ci sono dei misunderstanding capaci di rovinare Storie d'Amore intere, anche quelle a cui non credete.

Erano due mesi fa, dopo aver scoperto di stare male e grato di aver avuto una ragazza splendida che mi ha fatto sentire protetto e coccolato, in cui io m'inchinai davanti a lei e le offrii un pacchetto con dentro una stupida borsettina, che nascondeva l'oggetto prezioso che rappresentava il mio Amore per lei. In quel gesto non entravano genitori, né miei né suoi, non entravano amici, non entravano cugine che non si capisce se siano più amiche o parenti. Era semplicemente un qualcosa che ci accomunava, qualcosa che era il simbolo del nostro istinto di protezione che si ampliava mano a mano che stavamo insieme.
Io e la mia ex abbiamo fatto un errore imperdonabile, uno che forse giustifica la nostra separazione: ci siamo stati fatti guidare ancora una volta da Dioniso, dall'entusiasmo che ci guidava in un mare di felicità irrazionale, abbiamo messo in mezzo le famiglie (la mia per far sentire la mia ex al sicuro e con qualcuno su cui contare, la sua che con il Dio Apollo ci aspettò al varco per le festività, a sancire la mia inadeguatezza in quei contesti, l'inadeguatezza dell'Amore Romantico).
Una storia d'amore è finita, una storia con una ragazza che mai dimenticherò, un Amore nato come una fiaba, davanti al Pincio di notte, col mio ombrello bianco aperto e le gocce che rintoccavano e l'intera città davanti che sembrava suonare la nostra canzone come una Diva omerica. Una storia finita senza neanche un vero litigio, senza neanche l'occasione per rivedersi.

Fatto sta che il pensiero che più mi addolcisce è che un giorno che la mia ex sarà tornata in America (con tanti auguri vivissimi da parte mia), dopo aver giocato con un bimbo o aiutato sua figlia a pettinare una Barbie, una porta dei suoi ricordi si spalancherà sul suo momento di libertà a Roma. E rivedrà il Pincio di notte, il mio ombrello bianco che ci protegge dalla pioggia, e sentirà quell'abbraccio che ci unì in una pace d'Amore.
Forse per voi è ridicolo, ma questo ne è il Suo senso.
VP