Per chi ama la letteratura, scrivere racconti, essere cittadini del mondo e riflettere sulla Settima Arte

sabato 21 aprile 2012

Toro Scatenato (1980) by Martin Scorsese


Raging Bull (1980)
di Martin Scorsese

Robert De Niro (Jake La Motta)
Cathy Moriarty (Vickie La Motta)
Joe Pesci (Joey)
Frank Vincent (Salvy)
Nicholas Colasanto (Tommy Como)
Theresa Saldana (Lenore)
Mario Gallo (Mario)
Frank Adonis (Patsy)


"La mia non è stata una vita squallida!".
Così dice Jake La Motta nel monologo iniziale in cui si prepara allo spettacolo di night cabaret che lo vedrà protagonista come in tutte le sere della sua nuova vita a Miami. Non si aspetterebbe mai di finire di lì a poco in prigione per aver consentito a due ragazzine di 16 anni di bere alcol nel suo locale senza chiedere documenti e, di per giunta, baciandole in bocca, con la bellissima Vickie che lo lascia solo come un cane dopo un decennio di sposalizio maniacalmente geloso e talvolta manesco (da parte di lui ovviamente). Intanto però ripercorriamo l'epopea che porta Jake a vincere il campionato mondiale dei pesi medi di pugilato e ad arricchirsi rispetto a una vita da italoamericano del Bronx accompagnato dal fratello manager Joey che media tra il suo mondo intimista, forse anche romantico, e la corruzione che ruota attorno alla boxe.

Dopo Taxi Driver e New York New York Scorsese nel 1980 torna a parlare degli ambienti italoamericani da cui proviene. Lo fa con un tono lirico senza mai andare sopra le righe e offre a Robert De Niro tutte le carte in tavola per un capolavoro attoriale che si esaudisce. Jake è tanto buffo e patetico quanto realistico e ben delineato. Il pericolo della macchietta è sempre dietro l'angolo ma la regia e l'attore riescono a individuarne i lati tragici e shakespeariani (che vengono apertamente citati) conferendo al film generale un alone mitico a cui contribuisce non poco il bianco e nero strepitoso di Michael Chapman. Le scene di combattimento caratterizzate dai giochi di diaframma e dai ralenti sui volti colpiti fecero scuola con Rocky 4 come esempio più platealmente discutibile. È anche il film che propose Joe Pesci nell'immaginario italoamericano, nel seguito della sua carriera virato al mafioso con Quei Bravi Ragazzi e Mio Cugino Vincenzo.


VP