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domenica 10 aprile 2011

LA "FANTASTICA" MOVIDA ROMANA (10/04/2011)














Lo scorso 26 marzo notte a Campo De' Fiori è accaduto che un ragazzo americano di nome Daniel, 21 anni, si denudasse pubblicamente per poi rinfrescarsi davanti alla fontanella distrutta, con tutta la folla che lo ha accerchiato per godere del solito spettacolo di un ubriaco in vena di follia.

Tra risate generali e cori goliardici, un altro ragazzo, stavolta italiano, ancora non trovato, uno di quei "pischelli" metropolitani che dalle periferie romane si riversano in centro magari per un contatto con ragazzi e, soprattutto, ragazze d'oltreoceano, sembra porgergli un giacchetto per coprirsi.

Daniel non gradisce il gesto e, sempre nel pieno della sua follia, lo scaraventa, forse inavvertitamente, addosso al suo collega italiano che, interpretando istintivamente il gesto come un rifiuto facinoroso, si è fatto avanti e ha reagito con pugni e calci, infierendo con violenza su Daniel senza che nessuno in piazza lo abbia fermato e calmato sul nascere.

Questo episodio di sconcerto giovanile nel cuore di Roma punta i riflettori su temi che da troppo tempo media e politici sottovalutano, traducendo il tutto
come normali ragazzate dei giorni nostri che poi terminano con il divieto di vendita di alcol dopo una
certa ora della notte e il ritorno in famiglia degli stessi ragazzi: come se ordinanze anti-sballo e valori familiari potessero cancellare tutta l'amarezza e l'angoscia di una mancanza che le ultime generazioni stanno vivendo.

Personalmente credo che ci sia una sottile linea rossa che lega questo episodio con le continue manifestazioni universitarie, anch'esse figlie di un degrado psicologico e di un'immensa paura nei confronti del futuro.

I precari che cercano stabilità e lamentano, con grida di dolore, il loro difficile rapporto con il mondo del libero mercato lavorativo sentono, soprattutto se giovanissimi, lo stesso disagio del ragazzo americano che, per quanto proveniente da un sistema sociale più collaudato, sente la necessità di venire in Europa anche per trovare quello sballo alcolico che negli Stati Uniti viene così ostacolato ai minori di 21 anni. E lo stesso disagio è anche quello del ragazzo italiano che, non potendo permettersi di apparire debole a una piazza importante di Roma, sfodera braccia e gambe per farsi rispettare, scatenando magari la curiosità di qualche ragazza che possa rimanere impressionata dalla forza fisica e caratteriale di un ragazzo.

Perché la mancanza di alcol del giovanissimo ragazzo americano, che, non essendo abituato a sopportare determinati tassi alcolici, finisce per girovagare per Roma barcollando, va di pari passo con la mancanza di prospettive lavorative e di sesso del ragazzo italiano.

L'estate è alle porte e migliaia di ragazzi americani verranno a trovarci per scoprire le nostre bellezze e godere della nostra vita notturna... cari ragazzi, vediamo di essere solidali tra di noi e di divertirci anche in barba a quegli adulti che ci hanno piazzato in un mondo così duro e immorale.


VP