The Hobbit - An Unexpected Journey (2012)
by Peter Jackson
Martin Freeman (Bilbo Baggins)
Ian McKellen (Gandalf)
Richard Armitage (Thorin)
Ken Scott (Balin)
Hugo Weaving (Elrond)
Cate Blanchett (Galadriel)
Christopher Lee (Saruman)
Graham McTavish (Dwalin)
L'operazione è irritante fin dall'inizio: la Warner Bros, fresca reduce del successo della trilogia del Signore Degli Anelli, che era una vera trilogia, anche letteraria, ha deciso di sestuplicare il successo legato ai libri di Tolkien proponendo a Peter Jackson di dividere le 342 pagine del prequel di Tolkien in altrettanti tre film.
Il fastidio dei tolkeniani più agguerriti, sottoscritto compreso, non ha minato la riuscita dell'operazione, visto che lo Hobbit è stato un po' in tutti i paesi il vero successo del Natale 2012 e dato che anche il pubblico che mai si è sognato di sfogliare una pagina non ha potuto resistere alla tentazione di una nuova epopea fantasy: vista la massiccia presenza in libreria di cloni e cloni di cloni, le storie di nani e elfi sembrano essere il nuovo pane della gente in cerca di stimoli creativi insieme ai vampiri adolescenti di Twilight et similia.
Ma la cosa davvero stupefacente è che per quanto le pagine letterarie siano relativamente pochissime, il tempo del racconto è talmente dilatato, in modo neanche forzato, che Jackson ha preferito girare la nuova trilogia a 48 frame al secondo. E i 169 minuti scivolano via senza noie o evidenti strategemmi per allungare la durata del film. Anzi... la visione è nervosa e innaturale: tutto sembra accelerato e se questo aiuta di molto la riuscita delle scene d'azione, d'altro canto non permette mai allo spettatore di rilassarsi al piacere della narrazione e della maestà dei paesaggi del film che scivolano all'attenzione di un'esperienza 3D soddisfacente solo a tratti.
Il resto è perfetto: dai piedi pelosi e l'autoironia di Bilbo Baggins, ai nani che cantano, alla saggia onnipotenza di Gandalf, alla purezza di Galadriel, allo schizzofrenico Gollum con i suoi indovinelli e il suo "tessoro" che Bilbo ruberà, agli orchi che assaltano gli accampamenti della compagnia che viaggia verso il tenebroso est (mettendo da parte, cortesemente, letture politiche) dove il drago Smaug si è rifugiato sulla montagna dove una volta vivevano i nani.
It's business.
VP