On the Road (2012)
di Walter Salles
Sam Riley (Sal Paradise)
Garrett Hedlund (Dean Moriarty)
Kristen Stewart (Marylou)
Amy Adams (Jane)
Kirsten Dunst (Camille)
Tom Sturridge (Carlo Marx)
Alice Braga (Terry / Bea Franco)
Elisabeth Moss (Galatea Dunkel / Helen Hinkle)
L'operazione è sbagliata dal principio: On the Road (1951) è uno di quei romanzi che non dovrebbero mai essere trasposti in una forma audiovisiva, soprattutto in un'epoca come questa.
Primo perché parla di una generazione di ventenni artisti, scrittori, viaggiatori, avanguardisti che a cavallo degli anni '40 e '50, nelle loro traversate continentali, alimentavano con feste, ritrovi, relazioni, un network di suggestioni in mancanza delle odierne tecnologie che ne avrebbero facilitato la diffusione (e tolto il prestigio); quindi una rivoluzione che gli occhi di oggi codificano come puro, frenetico giovanilismo, annullando le nobili intenzioni che spingevano Kerouac, Cassady e molti altri a sfidare il razzismo e i pregiudizi di un'America contraddittoria in uno dei suoi periodi più neri (il maccartismo, il KKK, il perbenismo degli Stati del sud).
Secondo perché il romanzo di Kerouac, che della Beat è stato il manifesto, è talmente pregno di un entusiasmo che schizza fuori dalla carta e vede nella parola la sua unità di misura espressiva, da risultare assolutamente antivisivo, anticinematografico, ai limiti della video narratività.
Tanto che nel corso degli anni e delle epoche, più che in un'opera ufficialmente tratta, abbiamo trovato parti di On the Road nei film degli autori più diversi e disparati, da Easy Rider di Dennis Hopper a Fear and Loathing In Las Vegas di Terry Gilliam (tratto da Hunter S. Thompson).
Il regista Walter Salles è quello di Central Do Brasil (1998) e Midnight (1998), ma anche di The Motorcycle Diaries (sul viaggio in Sudamerica di Che Guevara), ovvero un ottimo narratore brasiliano ingaggiato da qualche anno da Hollywood per commercializzare un anticonformismo latino in base alla felice esperienza di Iñárritu.
Il risultato non è pessimo: le scorrazzate di Sal Paradise (il convincente Sam Riley) e Dean Moriarty sono ben illustrate, oliate e frenetiche. La sensazione che comunque pervade nel film è che una materia del genere debba essere affrontata sul campo del non detto e dell'immaginazione dello spettatore. Invece Salles mostra tutto e On the Road finisce per essere peggio di un film brutto: un film innocuo, di quelli di cui si parlerà solo in virtù del romanzo d'origine, con piccole parti di Steve Buscemi, Kirsten Dunst e Viggo Mortensen a aumentarne un po' il valore.
Francis Ford Coppola è tra i produttori esecutivi.
VP